La Fluoroprofilassi - ItaliaDental Group Servizi Odontoiatrici - Dr. Giuliano Rocchetti
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La Fluoroprofilassi

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Nell'ultimo aggiornamento delle linee guida nazionali (novembre 2013) per la prevenzione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva, un aspetto fondamentale analizzato dagli esperti è l'utilizzo del fluoro ai fini della prevenzione della carie ed i suoi protocolli di applicazione.

La riduzione della prevalenza di carie tra i bambini e gli adolescenti del mondo industrializzato è stata realizzata grazie alla fluoroprofilassi topica, nella quale il fluoro viene fornito da dentifrici o da colluttori, comunemente utilizzati a domicilio, con un dosaggio però di difficile valutazione. Per questo motivo, sicuramente, il più efficace e controllato è il sistema di applicazione topica del fluoro ad alta concentrazione, che si realizza in studio dentistico. ln tale procedura, il professionista applicherà direttamente sui denti un gel contenente un'alta concentrazione di fluoro, monitorando costantemente l'intero processo. Una bassa percentuale di fluoruri viene ingerita anche attraverso alcuni cibi, come pesce, sale, il the e l'acqua potabile (anche se in Italia la percentuale di fluoruri nella rete idrica è molto bassa) soprattutto quella in bottiglia. Il fluoro è un minerale che favorisce la formazione di uno smalto più resistente all'attacco acido della placca batterica e che, se assunto una volta che il dente si è formato, lo protegge. Bisogna precisare che un'eccessiva assunzione di fluoro nel periodo di formazione dello smalto, può causare fluorosi dentale ovvero una condizione in cui lo smalto viene alterato, generando discromie e difetti di sviluppo dello stesso.
A tal proposito anche il Decreto del Ministero della Salute dell'11 settembre 2003 (Attuazione della direttiva 2003/40/CE della Commissione nella parte relativa all'etichettatura delle acque minerali e delle acque di sorgente) prevede all’art. 1 (Indicazioni in etichetta circa il contenuto di fluoro nelle acque minerali naturali) quanto segue:
1. fatto salvo quanto previsto dall'art. 11 del decreto legislativo del 25 gennaio 1992, n°105, e successive modifiche, le acque minerali naturali, la cui concentrazione di fluoro è superiore a 1,5 mg/L, devono riportare la seguente indicazione in etichetta: «Contiene più di 1,5 mg/L di fluoro: non ne e' opportuno il consumo regolare da parte dei lattanti e dei bambini di età inferiore a sette anni». Detta indicazione deve figurare in prossimita' immediata della denominazione dell'acqua minerale naturale, in caratteri nettamente visibili.
2. per le acque minerali naturali di cui al comma 1, l'indicazione della composizione analitica di cui all'art. 11, comma 1, lettera c, del decreto legislativo 25 gennaio 1992, n° 105, e successive modifiche, deve riportare anche la concentrazione reale di fluoro, risultante dalle analisi effettuate.

EFFETTI DEL FLUORO NEL PERIODO DI FORMAZIONE DELLO SMALTO DENTALE
Lo smalto dentario, è formato per il 96% da minerali e per il 4% da sostanze organiche ed acqua. La parte minerale è rappresentata fondamentalmente da cristalli di idrossiapatite, la dissoluzione della stessa è chiamata demineralizzazione invece la sua formazione remineralizzazione. ln una bocca sana questi due processi si bilanciano. Quando c'è più demineralizzazione che remineralizzazione nel dente si producono cavità. Il fluoro previene la formazione di cavità cariose favorendo la remineralizzazione dello smalto. L'utilizzo del fluoro nella fase di formazione della struttura minerale dello smalto, rimpiazza gli ioni idrogeno con ioni fluoro, formando al posto dell'idrossiapatite, normale costituente dello smalto dei denti, la fluoroapatite (sostanza più resistente all'attacco acido dei batteri). Nei bambini fra i 6 e gli 8 anni è opportuno ridurre i tempi di applicazione (2 minuti).
Le applicazioni topiche professionali di fluoro vanno iniziate, generalmente, attorno ai 6 anni ed effettuate ogni 3 mesi per il primo anno e ogni 6 mesi per il secondo anno utilizzando, nel frattempo,  un dentifricio al fluoro. In conclusione l'uso dello spazzolino e le corrette manovre di igiene orale sono ritenuti fondamentali per la rimozione della placca batterica e, se associati al dentifricio fluorato, rappresentano la più elevata misura per la prevenzione della carie.
Jesi, 20 aprile 2017
Dr.ssa Manuelita Molinelli (Igienista Dentale)
Dr. Giuliano Rocchetti (Medico Chirurgo Odontoiatra)
Riferimento bibliografico
Ministero della Salute: “Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva”. Ultimo aggiornamento mese di novembre 2013.

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